Palma Giuseppe: “LA COSTITUZIONE COME NESSUNO L’HA MAI SPIEGATA. Un viaggio con la più bella del mondo in occasione dei suoi 70 anni”, prefazione del prof. Paolo Becchi, Key editore, marzo 2017.
Sinossi:
Il 27 dicembre di quest’anno (2017), e il 1° gennaio dell’anno prossimo (2018), ricorrono i settant’anni rispettivamente dalla promulgazione e dall’entrata in vigore della nostra Costituzione, non a torto definita la più bella del mondo.Ho dunque sentito il dovere, ma soprattutto la felicità, di scrivere questo libro che non ha affatto la pretesa di essere esaustivo, infatti non spiega tutti gli articoli dellaCostituzione, ma svolge un compito ancor più importante e difficile: racconta il senso profondo della Costituzione, cioè entra nell’anima della Carta fondamentale dello Stato e ne presenta radici e finalità, fornendone la chiave di lettura autentica secondo le intenzioni dei Padri Costituenti.Dopo una presentazione un tantinello “romantica”, cerco di riassumere l’intera Costituzione in un viaggio storico-giuridico, addentrandomi successivamente nell’analisi dei Principi Fondamentali della Carta che sono a fondamento della Repubblica, vero obiettivo di questa pubblicazione.Dopo aver commentato nel dettaglio i primi dodici articoli della Costituzione, svolgo un’analisi sulle gravi criticità scaturenti dal rapporto tra i principi inderogabili della Costituzione primigenia con la moneta unica europea e con la vile costituzionalizzazione del vincolo del pareggio di bilancio, strumenti del potere sovranazionale europeo che hanno esautorato gran parte di quei “principi supremi” sui quali trova fondamento l’intero ordinamento costituzionale.Successivamente analizzo, nel dettaglio, il rapporto difficile - per non dire impossibile - tra Costituzione e Trattati europei.Infine svolgo un’analisi critica nei confronti della revisione costituzionale respinta dal popolo in sede referendaria lo scorso 4 dicembre, in ordine al tentativo (fortunatamente scongiurato) di costituzionalizzare il vincolo esterno UE.Coloro che leggeranno per intero questo mio nuovo lavoro avranno la fortuna – quantomeno nelle mie intenzioni – di percepire finanche l’odore dei sassi di quel percorso e di quel programma che i Padri Costituenti vollero lasciare in dono alle generazioni future, le quali, ignorando del tutto la bellezza di una creatura unica e irripetibile, l’hanno consegnata in catene prima a Bruxelles e poi a Francoforte.Lo scorso anno, il 2016, ho girato l’Italia da nord a sud con il mio libro “Figli destituenti” per spiegare le ragioni del NO al referendum costituzionale del 4 dicembre. Ho sempre trovato ad accogliermi sale stracolme e persone che pendevano dalle mie labbra. C’era gente che, mentreandavo via, mi inseguiva con carta e penna per chiedermi conforto o chiarimenti. Un giorno a Ferrara, verso la metà di novembre, una donna – ascoltando le mie parole - ha pianto. Sì, ha pianto e – con la voce strozzata dalle lacrime - mi ha detto: «Avvocato, Lei mi ha fatto capire cose che ignoravo completamente. Da domani mattina mi impegnerò anch’io personalmente per salvare la nostra Costituzione». Non lo dimenticherò mai! Quella donna non l’ho più rivista, e forse non la rivedrò mai più, però mi dicono che da quella sera non è più la stessa: ha iniziato a parlare di Costituzione con tutti i suoi amici e parenti.Adesso ho quasi trentanove anni, ma ho iniziato ad amare la nostra Costituzione sin dai tempi delle scuole superiori quando, studiando per la prima volta il diritto pubblico, sentii dentro di me una forza ed un piacere che non ho più sentito per nessun’altra cosa.Amate la Costituzione, amatela e vigilate su di essa come un bambino vigila sui suoi giochi, con possessività, gelosia, rispetto e Amore. Credevamo fosse una conquista irreversibile, e invece, a causa della colpevole disattenzione dei suoi figli, è oggi indifesa e inapplicata.